Il progetto ha riguardato i lavori di risanamento organico di una porzione di edificio in centro storico nella frazione di Lanza di Rumo.
Nel complesso la porzione in questione, fa parte di un fabbricato posto all’imbocco della strada comunale che serve le varie abitazioni nella borgata di Cenigo;, è posizionata nella parte sud, rispetto all’intero immobile, che per la restante parte risulta ristrutturato da alcuni anni. La porzione di immobile è libera su tre lati, quello ovest si affaccia sulla strada comunale che conduce alla frazione di Lanza, il lato sud confina con strada comunale che serve l’abitato di Cenigo, la facciata est con la stradina in comproprietà, mentre la parte a nord è contigua
La configurazione planimetrica del fabbricato oggetto del proposto intervento è a forma discretamente regolare e risulta disposto su n. 3 piani, cosi’ adibiti:
– piano terra: cantine, depositi vari vano scala con accesso diretto dalla strada
– primo piano: abitazione della superficie complessiva di mq. 113,00, alla quale si accede tramite scala che parte dal piano terra;
– secondo piano (sottotetto): adibito a soffitta della superficie complessiva di mq. 130,00;
Allo stato la porzione oggetto di intervento, si presentava in forte stato di degrado conservativo, date le pessime condizioni statiche in cui versava ormai da diversi anni, infatti l’abitazione al primo piano, necessita di consistenti opere di adeguamento, sia sotto il profilo tipologico dei materiali, nonché sotto l’aspetto igienico-sanitario, in particolare nei locali abitativi, al primo piano, si riscontrano sulle murature, nei solai in legno e maltapaglia e nei pavimenti, parziali cedimenti.
La progettazione ha previsto il consolidamento dell’intera porzione di edificio, cercando di conservare il più possibile le caratteristiche tipologiche del manufatto, intervenendo solo con opere compatibili con la logica costruttiva e compositiva dell’edificio stesso e di quelli adiacenti, quindi impiegano materiali dominanti tipici del luogo, quali il legno e la pietra che ben si prestino con l’ambiente. Ne trovano riscontro il ripristino degli avvolti al piano terra, il rifacimento del solaio del primo piano ormai in forte stato di degrado realizzato del tipo collaborante in legno-calcestruzzo che oltre ad inserirsi in maniera poco invasiva sotto il profilo strutturale senza l’aggravio di ulteriori pesi offre un piacevole aspetto estetico dato dalla vista delle travature in legno di abete con finitura spazzolata. Anche per la realizzazione delle nuove rampe di scala si è optato per una struttura leggera in acciaio e pedate in legno di larice, che consente oltre alla valorizzazione di tutto il vano scala, di creare maggiore luminosità a tutto lo spazio.
Con l’intervento in oggetto, e’ prevista l’utilizzazione al piano terra di un locale ad uso garage di mq. 34.70, quindi anche il locale deposito situato sull’angolo sud-est, avendo un portone di entrata sufficiente a permettere il passaggio di un autovettura, può essere sfruttato nell’eventualità ve ne fosse la necessità a garage.
Il secondo piano sottotetto, è rimasto pressoché invariato, si è proceduto al ripristino della tamponatura delle pareti perimetrali, grazie al impiego di pareti prefabbricate in legno a telaio che hanno consentito una rapida esecuzione, una eccellente isolazione termoacustica, un minor aggravio di pesi e con il rivestimento esterno in assito in legno di larice si inseriscono compatibilmente nell’architettura della facciata.Completano intervento il rifacimento della copertura in legno con isolazione termica,il rifacimento del poggiolo in legno del tipo tradizionale alla trentina al primo piano sulla stessa facciata, realizzazione di intonaco del tipo a cappotto sulle pareti e facciate esterne, rifacimento dei serramenti in legno ed ante ad oscuro.
Per quanto riguarda l’aspetto estetico ed architettonico dell’intervento, il progetto ha tratto i maggiori riferimenti compositivi dall’analisi del fabbricato adiacente e di quello contiguo, in particolare dalla presenza su tali edifici, di ampi poggioli e di verande rientranti, come quelle proposte nell’attuale intervento.